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Fare affari in Brasile

I rapporti economici e commerciali sono un pilastro fondamentale nelle relazioni tra Italia e Brasile. Il Brasile riveste da sempre una grande importanza per l’Italia dati i legami storici e culturali consolidatisi nel tempo grazie all’emigrazione italiana della fine del XIX secolo e del secondo dopoguerra, che ha reso i nostri connazionali e le nostre imprese protagonisti dello sviluppo economico e sociale di questo grande Paese.

L’Italia risulta oggi tra i primi investitori e in Brasile ed è uno dei principali partner commerciali del gigante sudamericano.

Le esportazioni italiane in Brasile sono principalmente concentrate sui settori dei macchinari industriali e delle apparecchiature elettriche, dei prodotti chimici, dei veicoli, rimorchi e semirimorchi e dei prodotti farmaceutici. Nella domanda italiana di prodotti brasiliani sono invece prevalenti le materie prime e i prodotti di base: carta e cellulosa, metalli, caffè e soia.

Numerose imprese italiane investono in Brasile guardando alle opportunità di questo grande mercato con una visione di medio-lungo periodo piuttosto che con strategie speculative mordi e fuggi. La conseguenza è stato lo sviluppo di un tessuto imprenditoriale italiano in Brasile numericamente e qualitativamente importante. Secondo dati pubblicati dal Ministero dell’Economia brasiliano, dal 2018 l’Italia è il principale investitore tra i Paesi firmari del memorandum d’intesa in materia di facilitazione degli investimenti (oltre al nostro Paese, Stati Uniti, Cina, Giappone e Francia). Attualmente operano circa 1.000 imprese italiane in Brasile e alcune di esse svolgono un ruolo di primo piano in settori strategici dell’economia, quali energia, telecomunicazioni, infrastrutture, siderurgia e settore automobilistico.

Per maggiori informazioni: InfoMercatiEsteri

 

Per informazioni utili che un investitore italiano deve conoscere prima di costituire una struttura operativa o commerciale in Brasile, dagli adempimenti legali e fiscali e agli aspetti legati al diritto del lavoro, dalle regole che governano gli investimenti agli incentivi offerti dalle varie amministrazioni statali, invitiamo a consultare la Guida agli affari in Brasile a cura di Ambasciata d’Italia, GM Venture e KPMG. La guida è indirizzata agli operatori economici italiani interessati a investire sul mercato brasiliano. L’obiettivo della guida è offrire agli imprenditori italiani uno strumento semplice e di rapida consultazione, concretamente utile per le loro decisioni strategiche di investimento sul mercato brasiliano. Esso si compone di una mappatura delle opportunità di investimento, suddivise per area geografica e settore di attività; una descrizione del ruolo di accompagnamento alle imprese svolto dall’Ambasciata e dalle altre componenti del Sistema Italia in Brasile, con particolare riferimento alle opportunità di finanziamento offerte dal gruppo Cassa Depositi e Prestiti; una serie di consigli relativi alla strategia di entrata sul mercato; una guida sugli aspetti giuridici, fiscali e regolatori; e di un elenco delle 972 imprese italiane censite in Brasile, ripartite per areageografica e settore prevalente di attività.

LISTA IMPRESE ITALIANE;

ACCORDO UE-MERCOSUL.

 

Italia e Minas Gerais

Le relazioni economiche tra Italia e Minas Gerais sono molto robuste, con un interscambio commerciale nel 2019 pari a circa un 1,1 miliardi di dollari (pari al 20% dell’interscambio tra Minas Gerais e Paesi UE), con un saldo negativo per l’Italia di 200 milioni di dollari. Anche secondo le stime del 2020, Minas Gerais si conferma essere il primo stato brasiliano (anche più di San Paolo) che esporta verso l’Italia, rappresentando una quota del 20% del totale dei prodotti esportati verso l’Italia. Tra questi spiccano caffè, cellulosa, soia, oro e minerali ferrosi. Sul lato dell’import, Minas Gerais è il secondo mercato brasiliano di destinazione dei prodotti italiani (parti e accessori per il settore automotive, prodotti farmaceutici e sangue per usi terapeutici, macchinari), rappresentando una quota pari all’11% dell’import brasiliano dall’Italia.

La presenza industriale italiana è ben diversificata in Minas Gerais dove operano più di 100 aziende italiane in differenti settori (automobilistico, trasporti, energetico, costruzioni, TLC, farmaceutico, alimentare, ecc.), molte delle quali sono referenze di eccellenza, come FCA-FIAT, Terna, Ferrero, IVECO, CNH, gruppo Gavio, Segafredo, Almaviva, Engineering, Stevanato, Asja, Fassa Bortolo, Tiberina, Proma, Custom, solo per citarne alcune.

La consistenza delle relazioni economiche bilaterali è dimostrata dalla crescita degli investimenti italiani in settori fondamentali, quali automobilistico, energetico, edilizio e alimentare.

Il governo di Minas Gerais, in collaborazione col governo federale, sta lavorando alla strutturazione di un ampio programma di partenariati pubblico-privati (PPP), attraverso concessioni e privatizzazioni di società pubbliche. Le opportunità per le imprese italiane nel settore delle infrastrutture spaziano dai progetti diservizi igienico-sanitari (Uberaba nel nord di Minas Gerais) alle concessioni di tratti auto-stradali (Minas Gerais vanta la più grande rete stradale del Brasile, pari al 16% dell’intera rete nazionale), alla costruzione del nuovo raccordo anulare e lo sviluppo della seconda linea metropolitana di Belo Horizonte, per cui è prevista la privatizzazione della CBTU (Companhia Brasileira de Trens Urbanos), che attualmente gestisce i servizi di trasporto dei passeggeri nella regione metropolitana.